COSA E’ LA ROSA CANINA

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. E’ una specie di rosa di origine europea che cresce spontaneamente. È molto comune in Italia e si trova facilmente nelle siepi ai margini dei boschi. Altri nomi con cui viene chiamata la rosa canina sono rosa di macchia oppure rosa selvatica.

Questo arbusto cespuglioso fiorisce da maggio a luglio, mentre la maturazione delle sue bacche avviene fra ottobre e novembre. Resiste sia al caldo che al freddo e a differenza delle rose coltivate è capace a proteggersi da numerosi parassiti.

Le bacche sono dei falsi frutti di colore rosso e dalla consistenza carnosa. All’interno contengono degli acheni, che sono i frutti veri e propri e ognuno di essi contiene un unico seme.

ORIGINE DEL NOME

A quanto pare questa pianta deve il suo nome a Plinio il Vecchio, il quale sosteneva che un sodato romano morso da un cane, era guarito dalla rabbia con un decotto di radici.

PARTI UTILIZZATE DELLA ROSA CANINA

Della pianta le parti utilizzate sono i semi o noccioli che si trovano all’interno delle bacche. La loro raccolte avviene in autunno e in inverno e vengono utilizzate come rimedio naturale ma anche in cucina, ad esempio per preparare tisane, marmellate o liquori.

PRINCIPI ATTIVI DELLA ROSA CANINA

La Rosa Canina viene largamente impiegata dalle industrie farmaceutiche, alimentari e cosmetiche per la presenza dei suoi attivi quali:

  • Vitamina C
  • Flavonoidi
  • Acidi oganici
  • Carotenoidi
  • Polifenoli
  • Tannini
  • Pectine
  • Antociani
  • Zuccheri

PROPRIETA’ E UTILIZZI DELLA ROSA CANINA

Essa viene utilizzata maggiormente come integratore alimentare per il suo contenuto ricco di Vitamina C e Flavonoidi, grazie ai quali possiede particolari proprietà antiossidanti e un’azione vaso-protettrice.

ALCUNI STUDI CONDOTTI SULLE PROPRIETA’

Per verificare altre proprietà della pianta, sono stati effettuati diversi studi.

A tal proposito su una ricerca fatta su animali diabetici si è potuto verificare la sua capacità di ridurre il glucosio e il colesterolo nel sangue .

Un altro studio è stato fatto su pazienti in sovrappeso  che hanno ottenuto ottimi risultati. Infatti, a loro, è stato fatto assumere una quantità di 100 mg di estratto della piante per 12 settimane e si è potuto notare una diminuzione del peso corporeo e del grasso addominale in modo significativo.

Ancora un altro studio fatto in vitro, ha dimostrato che i flavonoidi contenuti nella rosa canina sono in gradi di bloccare la crescita di alcune cellule tumorali. Questo potrebbe essere significativo per ulteriori studi contro il cancro. Ad ogni modo l’utilizzo della rosa canina in ambito medico, non è stato ancora approvato.

UTILIZZI E PROPRIETA’ NELLA MEDICINA POPOLARE

La rosa Canina viene utilizzata nella medicina popolare per trattare diversi disturbi :

  • Per prevenire e migliorare tosse, raffreddore e influenza
  • Per calmare il mal di gola
  • Per depurare l’organismo
  • Per alleviare dolori articolari
  • Per trattare disturbi del tratto urinario
  • Per trattare riniti, sinusiti e infiammazioni ai bronchi
  • Per alleviare le infiammazioni gastrointestinali

E’ bene precisare che tali utilizzi non sono stati verificati tramite studi sperimentali pertanto privi di fondamento scientifico.

CONTROINDICAZIONI

Sebbene si tratti di una pianta, la Rosa Canina non è esente da effetti collaterali pertanto:

  • Non assumere in caso di allergia o ipersensibilità alla rosa canina
  • Evitare durante la gravidanza e l’allattamento (in questo caso chiedere prima un parere medico)
  • Non fare assumere ai bambini
  • Evitare il sovradosaggio (non superare le dosi consigliate)

In caso di sovra-dosaggio si potrebbero avere effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, mal di tasta, bruciore allo stomaco e affaticamento.

Inoltre la Rosa Canina ha interazioni con alcuni farmaci, quali:

  • Antiacidi (contengono alluminio e la vitamina C della rosa Canina ne favorisce l’assorbimento, il che è meglio evitarlo)
  • Litio, esso viene utilizzato per regolare l’umore e una volta assunto deve necessariamente essere smaltito dall’organismo. La vitamina C potrebbe impedire questo processo.

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