Il termine psicopatico è ormai entrato nel linguaggio comune e viene spesso utilizzato in maniera sbagliata e confusa.

Quante volte sentiamo dire oppure siamo noi stessi ad usare termini come “oggi mi sento depresso”, “ha comportamenti assurdi, sicuramente è bipolare” etc.

Molti termini psicologici ad oggi sono entrati a far parte del gergo comune e vengono usati in modo casuale, quando invece hanno un significato ben preciso.

Oggi parleremo di psicopatia. Ma cos’è realmente e quali sono le caratteristiche degli individui che ne sono affetti?

Scopriamolo insieme.

COSA E’ LA PSICOPATIA

Si tratta di una condizione mentale per cui la persona affetta ha pensieri e comportamenti antisociali, tende praticamente a infrangere le regole e le leggi e non ha alcun interesse dei diritti altrui, pertanto non si fa problemi a violarli.

Ma la caratteristica che più potrebbe risultare inquietante per molti, è che l’individuo psicopatico non prova empatia nei confronti del prossimo e non riuscendo a mettersi nei panni dell’altro, di conseguenza non sente alcun rimorso per le sue azioni, anche quando sono crudeli.

Detto ciò vorrei fare un breve chiarimento sulla differenza sostanziale che c’è fra psicopatia e psicosi, dato che mi è capitato di trovare confusione fra i due termini.

PSICOPATIA  E PSICOSI: DUE ASPETTI PSICOLOGICI DA NON CONFONDERE

Molto spesso si confonde lo psicopatico con lo psicotico, pertanto è importante fare una distinzione visto che le due parole indicano due condizioni completamente diverse.

La persona psicotica soffre di allucinazioni, ha pensieri irrazionali e deliranti, e perde il contatto con la realtà.

La persona psicopatica invece è capace di razionalizzare, ha piena consapevolezza di quello che accade e sa distinguere razionalmente cosa è il bene dal male, tuttavia non gli importa. Il suo agire in modo indifferente sia nel bene che nel male, dipende dalla scarsa capacità di provare emozioni e di apprendere quelle degli altri.

CARATTERISTICHE DELLA PSICOPATIA

Nel 1976 lo psichiatra Hervey Cleckley, pioniere della psicopatia, ha individuato le caratteristiche principali delle persone affette, quali:

  • VUOTO EMOTIVO: tali individui non provano emozioni come ansia, paura e nemmeno gioia intensa
  • FASCINO E MANIPOLAZIONE: riescono a sfruttare il loro fascino per manipolare le persone a proprio vantaggio
  • MANCANZA DI EMPATIA: sono incapaci di mettersi nei panni dell’altro, pertanto assumono spesso comportamenti irresponsabili e a volte anche crudeli
  • INFRAZIONE DELLE REGOLE: Tali individui in molti loro comportamenti vanno alla ricerca del brivido.

CHI E’ LO PSICOPATICO

Lo psicopatico è un individuo che ha difficoltà a cogliere la sfera emozionale degli altri, pertanto è privo di empatia.

Questa mancanza fa si che per lui gli altri non sono “gli altri”, ma oggetti su cui esercitare il proprio potere, manipolare e raggirare a suo piacimento con l’intento di raggiungere i  propri scopi. Avere potere e controllo sulle persone è ciò che ama di più.

Il suo egocentrismo è particolarmente smisurato, si considera un essere superiore e al centro dell’universo (questa caratteristica spicca in modo particolare nella figura di Ted Bundy, uno dei più spietati Serial Killer in America, il quale, durante un processo, ha licenziato i suoi avvocati ritenendoli incapaci e scelse di essere avvocato di se stesso.

Ed in effetti nonostante le prove schiaccianti sui suoi crimini, riuscì a rimandare per tre volte la pena capitale.) 

E’ particolarmente arrogante, per tale ragione non considera mai un parere diverso dal proprio.

Ma come riesce tale individuo a ottenere ciò che vuole?

Lo psicopatico, al contrario di quello che molti pensano, spesso è una persona affascinante, brillante, abile conversatore e di successo.

La sua mancanza di empatia gli rende tutto più semplice visto che non si crea alcun problema su quale mezzo utilizzare per raggiungere i suoi obiettivi.

Risulta particolarmente carismatico e il suo fascino riesce ad ammaliare con facilità l’altro: sa dargli esattamente ciò che vuole per poi prendersi ciò che gl’interessa realmente.

E’ freddo è distaccato e non mostra alcun senso di colpa. Pertanto non si assume mai la responsabilità sulle sue azioni e quando lo fa, è sempre e solo per ottenerne un vantaggio.

E’ totalmente indifferente ai bisogni o alle sofferenze di qualunque persona, anche se appartiene al suo nucleo familiare.

Come fanno gli altri a non accorgersi di chi hanno di fronte?

Come abbiamo detto, lo psicopatico è molto abile nel manipolare e far credere agli altri ciò che vuole.

Per tale ragione riesce a condurre una vita che agli occhi degli altri risulta normale: può sposarsi, avere figli e risultare una persona dedita.

In realtà tutto ciò per lui è semplicemente una facciata che gli permette di celare al meglio la sua reale natura.

E’ in grado di istaurare relazioni, ma non sono mai di attaccamento emotivo, sono mirate solo per averne un beneficio.

Spesso diventa ancora più difficile accorgersi di un soggetto psicopatico anche perché è molto abile a nascondere la sua condizione dietro lavori come assistente sociale, psichiatra, infermiere, psicologo etc.

E’ freddo e anaffettivo, tuttavia chi vive una relazione con lui può sentirsi confuso, questo perché è molto abile a recitare e far convincere gli altri di essere in grado di provare sentimenti.

In realtà utilizza continuamente la menzogna e l’inganno con tutti e la sua elevata capacità di mentire, può ingannare anche psichiatri e psicoterapeuti che sono esperti nel campo.

 “Oltre all’incapacità di amare, lo psicopatico dimostra sempre una generale povertà emotiva.
Sebbene capiti che qualche volta si agiti, abbia accessi di ira, si entusiasmi, scoppi a piangere o si apra in discorsi profondi conditi di parole addolorate sulle sue disgrazie e follie, ad osservarlo attentamente ci si accorge che quella a cui siamo assistendo è più una prontezza di espressione che una forza di sentimento
”.

(Hervey Cleckley, The Mask of Sanity)

LO PSICOPATICO E’ PERICOLOSO?

Lo psicopatico è colui che è capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento registri il minimo sussulto emotivo. Il cuore non è in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto.

Umberto Galimberti

Come abbiamo visto la psicopatia impedisce alla persona affetta di avere emozioni e allo stesso tempo di comprendere quelle degli altri.

Per fare un esempio, quando una persona normale vede qualcuno in pericolo, riesce a percepire quella sensazione di pericolo. Per lo psicopatico non è così, gli è praticamente impossibile.

Inoltre il fatto di non riuscire a percepire le esperienze altrui, fa si che lo psicopatico veda le persone come semplici “oggetti” e quindi come strumenti per raggiungere i propri vantaggi.

Proprio per questo motivo e per il fatto di non riuscire a provare rimorso o senso di colpa per le conseguenze dei suoi comportamenti, chi è psicopatico è più facile che possa commettere azioni crudeli. Non a caso i più spietati Serial Killer della storia sono spesso affetti da psicopatia.

A tal proposito diversi ricercatori hanno fatto degli studi su persone psicopatiche. Hanno fatto loro delle scansioni cerebrali mentre li esponevano a discorsi emotivi in cui vi erano termini come “omicidio” “stupro” e “amore”.

Ciò in una persona normale provoca un aumento dell’ attività del sistema limbico, quella parte del cervello che si occupa delle emozioni.

Negli psicopatici ciò non avviene e infatti durante lo studio l’attività del cervello emotivo è rimasta sempre identica, mostrando quindi indifferenza di fronte a qualunque argomento, per loro parlare di amore, stupri, omicidi è uguale come parlare di un cucchiaio, di un albero o una sedia.

L’unica parte cerebrale che dava risposte differenti era quella che elabora il linguaggio, ciò  significa che la risposta dello psicopatico al mondo esterno è più a livello cognitivo che emotivo.

La mancanza di empatia è pertanto un fattore chiave per spiegare come molti assassini seriali riescono ad avere comportamenti inconcepibili come la tortura, omicidi e mutilazioni e come ciò per loro spesso sia una fonte di piacere.

Adesso vi chiederete sicuramente “come una fonte di piacere”?

Beh, le spiegazioni possono essere tante, ma considerando che gli psicopatici sono assenti dalle emozioni, per loro che non provano mai nulla, la ricerca del brivido potrebbe essere ciò che li fa sentire più vivi.

Lo psicopatico non ha paura delle persone normali e non ha alcuna risposta nè agli stimoli né alle minacce.

Questa mancanza di paura può fare nascere in loro la voglia di provare rischi maggiori.

E’ importante sottolineare che tale individuo è perfettamente in grado di ragionare e quindi è consapevole delle conseguenze delle sue azioni, il fatto che le compia è perché l’idea della punizione e del dolore non provoca in lui alcuna reazione emotiva e pertanto non inibisce i suoi istinti.

Ci sono delle emozioni che io conosco soltanto attraverso le parole, attraverso la lettura e attraverso la mia immatura immaginazione”, queste sono le parole di Jack Henry Abbott, assassino criminale americano, il quale descrive la sua condizione nel suo libro di memoria “Nel Ventre della Bestia”.

Voglio sottolineare che lo psicopatico non è necessariamente un violento e potrebbe non ricorrervi mai.

In alcuni casi i suoi abusi sono di natura psicologica, il che non è da sottovalutare visto che i danni che ne seguono sull’altro possono essere sia di natura fisica che psichica ( Sindrome di abuso narcisistico).

CAUSE DELLA PSICOPATIA

I motivi di questa condizione mentale non sono del tutto certi, tuttavia la teoria che prevale maggiormente è che si tratti di cause genetiche.

Rispetto a molti disturbi, la psicopatia sembrerebbe legata a modificazioni genetiche presenti nel cervello, vi sono praticamente differenze strutturali e funzionali di alcune aree rispetto alle persone normali.

Queste aree sono quelle che si occupano della regolazione dei comportamenti e delle emozioni come il senso di colpa, il ragionamento morale  e l’empatia.

Le persone psicopatiche hanno una risposta cerebrale scarsa di fronte a immagini che mostrano dolore, sofferenza e paura, rimangono praticamente freddi a situazioni di stress o angoscia. La loro amigdala non reagisce.

Addirittura alcuni studiosi sostengono che questi individui, proprio per tali caratteristiche, non sono propriamente umani, vi sarebbe una sorta di mutazione genetica e la mancanza di emotività potrebbe essere una vera e propria scelta evolutiva al fine di garantire l’esistenza.

Se questa teoria fosse vera, questi individui sarebbero selezionati per affrontare ogni pericolo e infliggere pene senza provare il minimo rimorso e senso di colpa.

Sarebbero praticamente esseri senza coscienza, esseri che non possono e non sanno amare perché non ne possiedono la capacità.

Un altro aspetto su cui porre attenzione riguardo le cause della psicopatia è l’ambiente esterno.

Seppur la genetica giochi un ruolo importante, non è del tutto determinante.

Infatti nonostante il cervello funzioni diversamente, i comportamenti violenti e abusivi potrebbero maggiormente manifestarsi in soggetti dove l’ambiente, la loro crescita e l’educazione non sono stati per nulla sani. 

SI PUO’ CURARE LA PSICOPATIA?

Questa è la domanda che si pongono in tanti, ma se come abbiamo detto, uno dei motivi che conduce alla psicopatia è di origine genetica, non vi è una cura poichè non c’è possibilità di riabilitare qualcosa che non c’è.

A tal proposito diverse ricerche hanno notato come sia molto più difficile trattare tali individui rispetto a pazienti con altri disturbi.

Gli psicopatici trattati Infatti hanno mostrato un recupero minore, una scarsa motivazione e un abbandono della terapia molto facile.

Le conclusioni delle ricerche non sono state incoraggianti, tuttavia si  è visto che i trattamenti sono meno efficaci quando:

  • La psicopatia non è accompagnata da altri disturbi ed si manifesta nella sua forma più pura (ciò vorrebbe dire che se sono presenti altri disturbi, si potrebbe provare ad intervenire su quelli)
  • Lo psicopatico ha più di 30 anni
  • Oltre il disturbo, la persona ha messo già in atto comportamento criminali.

Ad ogni modo gli studi a riguardo continuano.

una delle ragioni per le quali uno psicopata primario è una pessima scommessa terapeutica è che manca della motivazione necessaria; coloro che soffrono le conseguenze della sua malattia sono i suoi familiari e gli amici, non lo stesso psicopata”.

Spero di esserti stata utile. A presto!

Leggi anche: Come riconoscere un manipolatore psicopatico nella coppia

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