Non c’è salute senza salute mentale”, lo esprime chiaramente l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Cosa penseresti se ti dicessi che la tua salute mentale e la tua felicità, dipendono dal tipo di batteri che abbiamo nell’intestino?

Ebbene si : ansia, depressione, stress, atteggiamenti socievoli ecc. seppur pensiamo che siano solo aspetti della nostra personalità, derivanti dalla genetica, educazione ed esperienze vissute, ad oggi la scienza è riuscita a provare che, i nostri comportamenti e modi di essere, sono anche strettamente collegati al tipo di batteri che ospitiamo.

La composizione microbica intestinale (microbiota), pertanto, gioca un ruolo fondamentale, non solo per la salute fisica, ma anche mentale.

Addirittura, in uno studio condotto su animali appena nati, si è visto che se venivano lasciati privi di batteri intestinali, il loro cervello non si sviluppava.

Insomma, avere un intestino sano, vuol dire avere benessere mentale. Ciò vuol dire che possiamo curare molti disturbi della psiche, migliorando la salute dell’intestino.

LEGAME FRA INTESTINO E CERVELLO

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Fino a qualche anno fa era impensabile poter immaginare che, modificando i batteri intestinali,si potesse gestire meglio lo stress, curare stati di ansia e depressione e influenzare l’umore.

Ad oggi, studi più recenti, confermano che l’intestino comunica costantemente col cervello e che i batteri fanno da protagonisti in questo legame. Essi  influenzano in modo significativo il nostro modo di reagire al mondo esterno, pertanto in base a quali ceppi batterici ospitiamo, avremmo un modo di essere e comportamenti diversi.

Se sei interessato ad approfondire, alcuni degli esperimenti fatti a riguardo, puoi trovarli nell’articolo: Probiotici, i batteri utili al nostro organismo. Troverai anche un approfondimento sul microbiota e sul legame fra intestino e cervello.

COSA SONO GLI PSICOBIOTICI

Abbiamo compreso che, il ruolo del microbiota intestinale, è fondamentale sia per la salute fisica che mentale, pertanto è estremamente importante tenerlo in equilibrio.

La composizione del microbiota può essere modificato, grazie all’introduzione dei probiotici , che sostanzialmente sono i batteri buoni, i quali sono indicati nella prevenzione e cura della salute psicofisica.

Sostanzialmente esistono più di 500 ceppi di probiotici e ognuno ha effetti diversi sull’organismo: alcuni di essi hanno la capacità di rafforzare le difese immunitarie; altri svolgono ruoli indispensabili nella digestione e nel transito intestinale; altri ancora contribuiscono a garantire il nostro equilibrio nervoso e mentale.

Questi ultimi sono gli “psicobiotici” . Indichiamo pertanto con questo termine, alcuni microorganismi, che assunti in adeguate quantità, hanno un effetto benefico sull’equilibrio e sulla salute della mente.

COME AGISCONO

In base a recenti studi, si è giunta alla conferma che, alcuni ceppi batterici,quali gli psicobiotici, producono sostanze che sono indispensabili per il funzionamento cerebrale  e il benessere mentale.

Vediamoli:

  1. AUMENTONO IL LIVELLO DI TRIPTOFANO NEL SANGUE che rappresenta il precursore della serotonina, detta anche “la molecola della felicità”, così chiamata perché regola il nostro umore.  Infatti, se il livello di serotonina è alto, avremmo un senso di benessere, mentre se è basso potrebbe indurci ad uno stato depressivo.

Lo scopo degli antidepressivi è proprio quello di aumentare la quantità di serotonina a livello celebrale.

Sapendo che, in condizioni di equilibrio, il 95% di questa sostanza, viene prodotta nell’intestino dal nostro microbiota, capiamo bene quanto sia importante mantenere sano quest’ultimo. Infatti, i batteri buoni, se li nutriamo bene e ce ne prendiamo cura, rendono disponibili tutte le sostanze necessarie al nostro corpo.

Mentre, se c’è una disbiosi  (squilibrio dell’ecosistema batterico), predominano i batteri “cattivi” che producono sostanze tossiche chiamate “neurotossine”, particolarmente dannose per il nostro cervello.

Inoltre, Il nostro organismo, per proteggerci, entrerà in allarme  provocando la reazione delle cellule immunitarie, che libereranno ormoni dello stress e molecole infiammatorie.

Ciò porterà ad un’infiammazione cronica da cui il cervello ne avrà conseguenze negative: il funzionamento mentale verrà alterato, generando ansia, stress e persino patologie psichiatriche e neurodegenerative.

  • PRODUCONO ACETICOLINA che è un neurotrasmettitore presente in maggiore quantità nel sistema nervoso. Questa sostanza migliora le nostre funzioni cognitive: regola i processi dell’attenzione, dell’umore, della memoria e dell’assimilazione di nuove informazioni;permette anche funzioni esecutive superiori, quali la risoluzione dei problemi e la riflessione; fa comunicare i neuroni e le cellule nervose e, in caso di Alzhaimer, questa funzionalità non è presente. L’importanza di questa molecola è indiscussa, non solo per le sue funzioni a livello celebrale , ma anche per quelle fisiologiche che sono davvero tante.
  • PRODUCONO IL GABA (acido gamma-amminobutirrico), il principale neurotrasmettitore che regola l’attività cerebrale. Viene considerato lo yoga dell’anima in quanto induce alla calma e al rilassamento. Mantenere in equilibrio il livello del GABA riduce stress, ansia e la possibilità che compaiano diversi problemi di salute. Le malattie e i disturbi che possono insorgere, nel caso di una disfunzione di questo neurotrasmettitore, sono: autismo; depressione; disturbo bipolare; epilessia; schizofrenia; fibromialgia; meningite; alcune patologie intestinali come cancro al colon-retto, Morbo di Crohn, colite ulcerosa, IBS;  e alcuni tipi di demenza come Alzheimer, demenza frontotemporale e malattia del corpo di Lewy.
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  • MODULANO LA PRODUZIONE DI CORTISOLO che provoca stress nel corpo.

Oltre a questi elencati, gli psicobiotici producono diverse altre sostanze benefiche per il nostro cervello e riducono quelle nocive.

QUALI SONO GLI PSICOBIOTICI

Dopo numerosi esperimenti, eseguiti sui topi, che portavano a confermare i benefici degli psicobiotici, nel 2016 nuove ricerche hanno convalidato gli effetti sull’uomo e i risultati dimostrano che somministrando alcuni ceppi di probiotici per circa 6-8 settimane, consente di migliorare la qualità della vita e i sintomi della depressione.

La ricerca è ancora attiva per individuare tutti i probiotici che hanno funzione di psicobiotici e i loro effetti nello specifico. Al momento sono stati confermati i Lactobacilli e i Bifidobatteri, fra cui

  • Lactobacillus rhamnosus (considerato il re degli psicobiotici per il benessere mentale)
  • Lactobacillus acidofhilus
  • Lactobacillus casei
  • Bifidobacterium Bifidum
  • Lactobacillus helveticus

Questi batteri, risultano più benefici se combinati in simbiosi.

Alcuni psicobiotici riescono a:

  • migliorare l’umore, la funzione cognitiva e diminuire i sintomi di stress e ansia in pazienti sani,sottoposti a tensioni.  Per esempio ad alcuni studenti molto stressati, è stato somministrato il Lactobacillus Casei attraverso una bevanda di latte fermentato (kefir). Questo ha aumentato il livello della serotonina e ha impedito l’aumento del cortisolo.
  • curare la depressione, l’ansia e altri problemi di salute mentale, nei pazienti con disturbi psicologici o altre condizioni mediche.

DOVE LI TROVIAMO

La dieta è uno dei fattori più potenti in grado di mutare la composizione batterica. Esperimenti condotti, hanno infatti riscontrato che, cambiando l’alimentazione, nell’arco di 10 giorni, si modifica parte della flora batterica intestinale.

Ma affinché possa avere un miglioramento radicale, è necessario mantenere stabile un regime alimentare sano.

Anche un cambiamento di stile di vita, stimola un arricchimento di batteri buoni.

L’attività fisica e la meditazione, per esempio, hanno un ruolo significativo nell’equilibrio del microbiota, in quanto favoriscono la crescita dei batteri utili e un arricchimento dei vari ceppi.

Questo vuol dire che, seppur l’alimentazione e l’integrazione abbiano un ruolo determinante, non è sufficiente da sola.

Proprio per il fatto che l’intestino e il cervello siano strettamente collegati, per ottimizzare la composizione del microbiota e ottenere un benessere generale, occorre dare attenzione alla gestione dello stress, attività benefiche e una giusta quantità di ore di sonno.

In questo modo creeremo il terreno per la salute e la felicità.

EQUILIBRARE LA MENTE CON L’ALIMENTAZIONE

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 “Noi siamo quello che mangiamo” è la frase del filosofo Foierbak, il quale sosteneva che migliorando l’alimentazione, si migliora la salute di ogni individuo.

In effetti, quello che mangiamo, determina il tipo di batteri che ospitiamo e il tipo di batteri, determina chi siamo.

Infatti, alcuni cibi favoriscono la crescita di batteri utili,mentre  altri causano la proliferazione dei batteri nocivi e la distruzione di quelli buoni.

Un’alimentazione diversa dai nostri bisogni o eccessiva, porta a disturbi dell’umore e del comportamento.

Per fare un esempio, nel 1985 è stato condotto uno studio su 76 bambini che erano particolarmente iperattivi e irritabili. Togliendo loro, dalla dieta quegli alimenti poco sani, come lo zucchero raffinato , gli educoloranti e gli additivi alimentari, si è notato un miglioramento notevole nell’82% dei soggetti e un ritorno alla normalità nel 18%.

Partendo dal presupposto che ciò che mangiamo, di conseguenza diventa cibo per i microorganismi, tramite l’alimentazione creiamo il terreno fertile o per i batteri buoni o per quelli nocivi: dipende tutto da chi alimentiamo.

I microorganismi,pertanto, si nutrono di ciò che è contenuto nei nostri cibi. E’ chiaro che con un’alimentazione sbilanciata, lasciamo morire di fame i nostri amici batteri e al contrario, ingeriamo alimenti che forniscono nutrimento ai batteri patogeni. Invece con un’alimentazione sana, si avrà un microbiota più bilanciato.

Ippocrate, padre della medicina moderna, già 2400 anni fa affermava: “tutte le malattie hanno origine nell’intestino”.

Ad oggi tutte le ricerche e gli studi conducono alla stessa conclusione, che la chiave della salute si trova proprio nell’intestino.

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1 commento su “Psicobiotici i batteri utili per la salute della mente”

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