Paura del ciclo

Il sangue mestruale è una condizione del tutto naturale e sana dell’organismo femminile. Le donne lo vivono tutti i mesi e per diversi giorni.

Tuttavia c’è chi ne ha una paura irrazionale, incontrollata ed esagerata: stiamo parlando della menofobia.

IN MOLTI PROVANO DISGUSTO MA QUALCUNO NE PROVA ORRORE

La maggior parte della popolazione prova una repulsione non solo per le mestruazioni, ma anche per tutti i fluidi corporei (muco, urina, saliva …).

Questo accade perché ci siamo costruiti un immagine del nostro corpo quasi sterile e pertanto pulito, disinfettato, profumato, senza peli e senza fluidi.

Parlare di mestruazioni pertanto fa provare disgusto a molti.

Ci sono poi persone che provano orrore al solo pensiero del sangue mestruale.

DA DOVE NASCE LA PAURA DEL SANGUE MESTRUALE?

Tale orrore nei confronti del sangue da ciclo ha radici nel passato da credenze popolari, superstizioni e spesso è stato sostenuto dalle religioni.

Molti di noi probabilmente si ricordano della battuta “mai fidarsi di un animale che sanguina per cinque giorni e non muore”.

Beh sembra che gli uomini del passato temessero le mestruazioni e conferivano alle donne poteri sovrannaturali per il fatto di riuscire a sanguinare tutti i mesi per diversi giorni senza morire.

Secondo il sociologo Emile Durkheim, la repulsione verso il ciclo mestruale è stata trasmessa da molte religioni che hanno prescritto il divieto di avere contatto col sangue mestruale considerandolo impuro.

Per esempio il libro del levitico dice che una donna mestruata è impura per sette giorni e chi la tocca diventa impuro. Un uomo diventa impuro se fa sesso con una donna mestruata e non solo, diventa impuro anche tutto ciò che ella tocca, che sia una sedia o il cibo o una persona.

Sono molte le civiltà in cui la donna era considerata impura e contagiosa. Per fare un esempio le donne indu in Nepal, fino al 2005 quando avevano il ciclo mestruale erano costrette a vivere nelle stalle per evitare il contatto con tutto: dovevano stare lontane dal marito, dai figli, dal bestiame, non si potevano lavare in casa e alle bambine era vietato andare a scuola.

Dopo che le mestruazioni erano finite, solo facendo un bagno purificatore potevano ritornare a svolgere le normali attività quotidiane.

C’è da dire che ancora oggi alcuni conservatori ortodossi chiedono alle donne di non ricevere la santa comunione durante le mestruazioni.

In altre culture addirittura si credeva che le donne mestruate fossero un rischio per la salute altrui. Ne Talmud infatti si legge: “Se una donna mestruata passa fra due uomini, se è all’inizio delle sue mestruazioni, lei ucciderà uno di loro, e se è alla fine delle mestruazioni, si causerà conflitto tra loro”.

Queste credenze in qualche modo hanno influenzato tutti noi e nonostante ad oggi, soprattutto in occidente, una donna che abbia le mestruazioni è accettata e può svolgere una vita normale, in qualche modo  le viene chiesto di farlo di nascosto e spesso non riesce a parlarne liberamente.

Spero di esserti stata utile. A presto!