La natura ha qualcosa di incredibilmente straordinario: ha sempre da insegnarci come vivere meglio e ce lo mostra in maniera semplice, anche attraverso piccole creature come le api.

E’ proprio dalle piccole cose che si imparano quelle grandi, quelle che conducono all’equilibrio, alla crescita e alla costruzione.

Noi umani siamo dotati di innumerevoli capacità, una fra le quali quella di trasformare la realtà.

Tuttavia spesso accade che sfruttiamo le nostre doti in maniera sbagliata e soprafatti dalla presunzione di essere i più forti, non accade di rado di distruggere piuttosto che costruire, di fallire piuttosto che raggiungere importanti traguardi.

Se mettessimo di lato la nostra presunzione, ci renderemmo conto che esistono delle specie superiori in tanti aspetti.

“L’incanto della natura, il mistero affascinante che l’avvolge sono forse l’unica chiave di cui disponiamo per cercare di aprire la porta che ci separa dalla verità.”

Possiamo imparare molto, per esempio, osservando le api.

COSA C’E’ DA IMPARARE DALLE API

Questi piccoli insetti hanno raggiunto un livello di equilibrio, armonia e coerenza che nessuna società umana ha mai ottenuto.

L’alveare è una straordinaria struttura sociale, ben organizzata, dove i componenti agiscono in armonia e con ottima collaborazione di gruppo.

Lavorano per il bene comune con determinazione e pertanto, ogni loro attività è di grande beneficio per tutti, per l’equilibrio della vita sulla terra.

“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra,

 all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.

Senza api , non ci sarebbe impollinazione, né erba, né animali, ne uomini”.

-Albert Eintein-

Le api, oltre a produrre il miele, trasportano il polline e trasformano il mondo in cibo.

Ma come fanno questi piccoli esseri a rendere la terra migliore e raggiungere grandi imprese? Cosa possiamo imparare da loro

  • SPIRITO DI SQUADRA

Loro non pensano mai al singolare, perché sanno che le grandi opere si raggiungono in squadra. Non pensano mai egoisticamente, perché sanno che per star bene, devono rendere ricco e sano il mondo in cui vivono.

L’essere umano, invece, ha creato l’illusione dell’individualismo, dimenticandosi che in realtà tutti dipendiamo da tutti e che senza l’unione delle competenze e le forze di ognuno di noi, non avremmo modo di soddisfare i nostri bisogni e quindi di ottenere il nostro benessere.

  •  PORTANO A TERMINE IL LORO COMPITO

All’interno della colonia, ogni ape svolge delle funzioni ben precise, tutte finalizzate alla salute e alla salvaguardia della comunità, anche a costo di perdere la propria vita.

Ciò fa in modo che non si crei confusione e che ci siano tutte le attività necessarie per il loro sostentamento collettivo.

  • COMUNICAZIONE

Le api dispongono di un potente mezzo di comunicazione e per questo riescono a mantenere una coordinazione e un’organizzazione impeccabile. Esse utilizzano danze, profumi e suoni.

Per fare un esempio, tramite la danza, danno precise indicazioni su dove andare a cercare il cibo. Utilizzando precisi movimenti, l’ape comunica alle compagne non solo dove si trova il cibo, ma anche le difficoltà che si possono incontrare durante il percorso.

Comunicano ogni tipo di informazione con una precisione sbalorditiva e se c’è un pericolo o qualunque imprevisto, si organizzano ad affrontarlo nel migliore dei modi.

Ancora una volta, dagli animali c’è solo da imparare.

Per raggiungere obiettivi o semplicemente svolgere le varie attività quotidiane o nelle relazioni, è importante comunicare con chiarezza.

Una buona comunicazione si basa anche su un buon ascolto. Cerchiamo di non essere gli unici a parlare, ma fermiamoci ad ascoltare cos’hanno da dire gli altri.

  • ADATTAMENTO

La sopravvivenza delle api dipende anche dalla loro abilità ad adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente.

Per fare un esempio, all’interno dell’alveare è necessario che si mantenga una temperatura tra i 33 e 36 gradi. Se quest’ultima dovesse aumentare o diminuire, le api trovano validi stratagemmi per produrre calore quando fa troppo freddo e viceversa, a rinfrescare l’ambiente quando fa troppo caldo.

Le api ci insegnano ad imparare ad essere sempre pronti ad uscire dagli schemi, abbracciare il cambiamento e saper fronteggiare le avversità, guardare sempre con occhi diversi e sapersi adattare migliorando il proprio approccio con la nuova realtà.

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere,

ma quella che si adatta meglio al cambiamento”

-C.Darwin-

  • GUIDARE SERVENDO

In ogni alveare c’è una regina che, nonostante il suo ruolo, non fa da tiranno, ma è la prima operaia all’interno del nucleo.

Depone circa 2000 uova al giorno e non vede mai la luce del giorno. Se è fortunata, ci riesce due volte in tutta la sua durata di vita.

In qualunque nucleo che sia famigliare, lavorativo o relazionale, c’è sempre chi per le sue qualità, ha uno spirito guida. Ma affinché le cose possano funzionare, è necessario che fra i membri ci sia stima, fiducia, comunicazione, armonia e affiatamento.

Le api ci insegnano che chi guida, prima di farlo, per avere la stima e la fiducia degli altri membri, deve essere il primo a “sporcarsi le mani” ed essere di esempio.

Solo in questo modo, mettendosi dalla prospettiva degli altri, si possono fornire gli strumenti giusti per ottenere l’armonia e raggiungere gli obiettivi. Inoltre vedere il prodigarsi di chi guida, rafforza lo spirito e la coesione degli altri membri.

  • CURA RECIPROCA

Quando un ape raccoglie il nettare, non lo fa per se stessa, ma per la sopravvivenza di tutto l’alveare.

Le api raccoglitrici vivono circa 30 giorni, mentre il tempo necessario per produrre il miele è di due mesi. Questo vuol dire  che non beneficeranno del loro lavoro: il loro è un atto di generosità.

Gli esseri umani oggi pensano prima a se stessi piuttosto che alla collettività. Molte persone arrivano a calpestare gli altri pur di ottenere un proprio beneficio. Ritengo che abbiamo davvero tanto da imparare dalle api.

IL VOLO DELLE API

 “Secondo tutte le leggi conosciute dell’aviazione,

è impossibile che un ape riesca a volare.”

Le ali sono troppo piccole per sollevare da terra il suo corpo grassoccio.

L’ape, ovviamente, vola lo stesso. Perché all’ape non importa che gli umani pensino sia una cosa impossibile”.

Da un punto di vista scientifico,il volo delle api, è sempre stato considerato un mistero per via dello squilibrato rapporto tra la superficie alare e il peso del corpo.

Per tale ragione questi affascinanti esseri, sono stati oggetto di studio. Un gruppo di ricercatori è riuscito a sciogliere l’enigma.

Quando le api spiccano il volo, le loro ali ruotano in tondo creando una specie di vortice. Questo fa si che si crei una bassa pressione e consente loro di sollevarsi da terra. Inoltre i battiti delle loro ali è di circa 230 al secondo, un numero davvero impressionante.

Addirittura, le api, sono state “sfidate” a volare all’interno di un box che conteneva un mix di ossigeno ed elio. L’elio ha reso l’aria più leggera costringendoli a fare uno sforzo maggiore per volare. In queste condizioni, le api invece di aumentare il battito delle ali hanno modificato la loro angolazione, permettendogli così di volare ugualmente.

Diciamo che alle api non importa di cosa pensi l’uomo, volano e basta, volano perché è ciò che gli importa, volano perché è il mezzo per raggiungere i loro obbiettivi.

PRENDIAMO ESEMPIO

Riuscire a mantenere sempre acceso il focus dei nostri obiettivi, ci aiuta a capire dove vogliamo andare e che strada prendere quando ci tocca fare delle scelte. Per questo bisogna tenerli sempre davanti a noi, senza distogliere lo sguardo.

Ancora una volta la natura ci mostra la strada e ci insegna i mezzi per percorrerla: amore incondizionato, coraggio, determinazione e forza di essere se stessi.

 “Lo sai, seguo il consiglio:

ogni volta che passo davanti ad un mandorlo in fiore,

mi tolgo il cappello.”

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