Cos’è la Mindfulness

Mindfulness significa: “attenzione consapevole” “stato di consapevolezza”. Vivere il momento presente ponendo attenzione a tutte le nostre percezioni, emozioni e sensazioni senza mai giudicarle.

La Mindfulness è una disciplina che ci insegna a sviluppare e coltivare la nostra attenzione in modo profondo e consapevole.

“Accetta ciò che il presente ti porta e vivilo. Se non ti stabilisci nel presente, allora non sei in alcun luogo e niente è possibile”.

Rodney Collin

Gli obiettivi di questa pratica sono:

  • Liberarsi dal proprio pensiero negativo e giudicante.
  • Conoscere noi stessi ed imparare ad accettarci.
  • Guardare il mondo con occhi diversi, più profondi e consapevoli.
  • Imparare ad accettare, con maggiore serenità, gli eventi che ci capitano.
  • Sviluppare maggiore concentrazione e consapevolezza.
  • Allontanare l’ansia e lo stress e stati depressivi.
  • Gestire meglio le distrazioni interne ed esterne.
  • Vivere e godere pienamente la nostra vita, concentrandoci sul presente.
  • Migliorare le nostre capacità mentali e la nostra salute.

La pratica Mindfulness trova le sue radici in oriente, con i monaci tibetani, ma è stata successivamente diffusa da Kaban Zin, un biologo che aveva iniziato ad interessarsi a questa particolare filosofia di vita.

Mindfulness è il nome occidentale di una pratica meditativa orientale, è un modo di applicare la nostra attenzione alla realtà che ci circonda.

Si tratta di un processo per ritrovare l’armonia con noi stessi, ricordandoci di vivere il “qui ed ora”, questo ci aiuta a ricollegarci con la nostra stessa esistenza. Ci consente di prendere contatto con ciò che accade in noi, accogliendolo senza giudicarlo.

È una disciplina che ci permette di vedere più in profondità al nostro interno, in modo da farci sentire in maniera più chiara le nostre emozioni, sensazioni e pensieri, identificandoli come tali.

Ci aiuta a distaccarci dalla confusione presente nella nostra mente, facendoci rendere conto che siamo molto più dell’insieme dei nostri pensieri. Troppo spesso ci dimentichiamo che i pensieri non sono reali, ma vengono prodotti dalla nostra mente e in quanto tale: non esistono.

Questo distacco dal caos interiore ci permette di vivere attivamente il presente, godendo di ogni sua sfaccettatura, con semplicità e bellezza.

Vivere con il pilota automatico

“Nessuno è libero se non è padrone di se stesso”.

Epitteto

Durante il trascorrere delle nostre giornate, viviamo buona parte del tempo con “il pilota automatico”, comportandoci in modo distratto e automatico. Ci perdiamo nel mondo delle nostre idee e veniamo distratti da tutti quegli stimoli che percepiamo intorno a noi.

Tramite la Mindfulness prendiamo in mano la nostra vita, diventando più consapevoli delle nostre azioni e sensazioni.

Non cerchiamo di scacciare i pensieri (questo li renderà solo più forti e presenti) impariamo ad accettarli, lasciandoli esistere nella nostra mente senza giudicarli.

Cosa significa meditare

“Impara ad entrare in contatto col silenzio che è dentro te stesso ed a capire che tutto in questa vita ha uno scopo”.
Elizabeth Kübler-Ross

Meditare significa concentrare la mente su un focus, lasciando scorrere via tutte le distrazioni e i pensieri che ci offuscano la mente.

Meditando iniziamo un percorso che ci avvicina ogni giorno ad essere più consapevoli di ogni cosa che avviene al nostro interno e nel mondo esterno, percependolo in maniera chiara e profonda.

Esercitare questa pratica aiuta l’amigdala a rimanere più calma durante le situazioni di stress, poiché impariamo ad attivarla meno e quindi ad agitarci meno, imparando a tornare in uno stato di serenità in maniera più semplice e veloce.

Una  delle abitudini più nocive è il trascorrere le giornate perdendoci in pensieri e preoccupazioni, le “seghe mentali”. Continuando a pensare a cose che potevamo fare diversamente nel passato o a preoccupazioni future, ci impediamo di vivere il momento che più conta: il presente.

La Mindfulness ci aiuta a ritornare al presente quando ci distraiamo, a non vagare con la mente in pensieri malinconici del passato o ansiosi verso il futuro. Ci aiuta a non sentirci confusi e dispersi. Ci permette di direzionare la nostra attenzione dove vogliamo, invece che disperderla di continuo.

Imparare ad avere maggior controllo su noi stessi e sulla realtà che ci circonda, ci rende anche più semplice passare da uno stato emotivo negativo/alterato ad uno più sereno in poco tempo, migliorando la qualità della nostra vita.

Con questa nobile pratica, potremo iniziare a mettere il caos della mente in disparte, così che non interferisca più con la nostra realtà, iniziando a vedere le cose per ciò che sono.

Viviamo nell’epoca della distrazione. Siamo sempre concentrati nel fare più cose contemporaneamente e non dedichiamo abbastanza tempo a noi stessi. Ci farebbe bene staccare la spina, praticando calma e silenzio.

In questo mondo, sempre più frenetico, la nostra attenzione viene catturata continuamente da un infinità di stimoli. Un mondo in cui è sempre più difficile scoprire noi stessi e la nostra natura. Siamo costantemente bombardati da stimoli e abbiamo distrazioni ovunque intorno a noi, finendo spesso per perderci in un vortice confuso e stressante.

Trovare uno spazio di solitudine per meditare non ci isola dagli altri, ma ci permette che gli altri e il mondo entrino a far parte di noi.

“Chi non medita è come colui che non si specchia mai”.
Padre Pio

Le trappole del nostro pensiero: Il passato e il futuro

L’incapacità di riuscire a concentrarci nel momento presente ci caratterizza un po tutti. Spesso tendiamo a rivolgere la nostra mente al passato o al futuro.

La gabbia del passato

Concentrare la mente sul nostro passato può essere molto dannoso per il nostro equilibrio. Il passato è spesso la dimensione mentale associata ai rimorsi, ai sensi di colpa, ai pentimenti e alla nostalgia.

Ben diverso è utilizzare il passato come un magazzino di ricordi che ci ha formato, che ci possa permettere di imparare dai nostri errori e riproporre delle esperienze che sentiamo positive. Non vi è nulla di male a ricordare ogni tanto eventi del passato (specie se ne abbiamo un ricordo caldo e positivo).

I ricordi della nostra vita sono estremamente importanti, e custodirli con affetto ci fa stare bene. Una vita senza ricordi rischia di essere una vita vuota e senza identità.

Tuttavia concentrarci molto sul passato, oltre che ad allontanarci a vivere il momento presente (che è quello che conta realmente, ci espone al rischio di rimanere intrappolati in una dimensione che ormai non c’è più. Vivere soltanto di ricordi è come dire a noi stessi che la nostra vita è ancorata ed appartiene ad un momento che è finito.

La nostra vita si svolge adesso.

“Rimpiangere il passato è come rincorrere il vento”

Il futuro non esiste

Se è vero che il passato è già avvenuto per quanto riguarda il futuro, il discorso è diverso. Il futuro non esiste, o almeno non ancora. Non possiamo viverlo, prevederlo o controllarlo.

Certo possiamo avere dei comportamenti nel presente che ci portino con maggiore probabilità verso alcune direzioni nel futuro. Ma è comunque una scommessa.

“L’ anno prossimo le cose andranno meglio” è un illusione in cui crediamo e ci auguriamo ad ogni capodanno, mangiando lenticchie che ci faranno diventare milionari.

Riversiamo tutte le nostre aspettative di felicità e cambiamento sul futuro.

Il futuro ci genera spesso ansia, concentrare i nostri pensieri sull’incertezza di cosa potrà accadere ci allontana da quel “qui e ora” in cui ci viene così difficile restare. Vivere nel passato o nel futuro è il modo che abbiamo per perderci il presente

Non si tratta di dimenticare il passato o non muovere dei passi verso un futuro possibilmente migliore, il punto è che se ci perdiamo sempre in queste due dimensioni lontane, ci dimentichiamo di vivere l’unico momento reale ed esistente, l’adesso.

Se sei depresso stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace, stai vivendo nel presente.

i Benefici della meditazione Mindfulness

La Mindfulness ha numerosi ed importanti benefici sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che meditare:

  • Abbassa il livello di cortisolo nel sangue “l’ormone dello stress” (l’amigdala è meno reattiva e quindi siamo più calmi difronte a situazioni stressanti.)
  • Abbassa la pressione sanguigna
  • Alza il sistema immunitario
  • Svolge un ruolo importante contro: depressione, ansia, sindrome dell’intestino irritabile, psoriasi.
  • Contribuisce a rallentare il declino mentale tipico della vecchiaia
  • Aumenta la consapevolezza e l’attenzione
  • Migliora la soglia del dolore
  • Aiuta a dimagrire per via della riduzione dello stress
  • Aiuta le persone a smettere di fumare
  • Genera materia cognitiva all’interno del nostro cervello, rendendoci mentalmente più giovani e prestanti.

Come possiamo vedere iniziare a praticare la Mindfulness (come altre svariate pratiche meditative) porta enorme di benefici al nostro corpo e alla nostra mente.

Ancora più sconvolgente è l’esperimento condotto da Richard Davidson, un professore americano di psicologia e psichiatria, vediamo cosa è stato scoperto!

L’ esperimento dei maestri della meditazione

Richard Davidson condusse un curioso esperimento che portò a delle scoperte scientifiche sorprendenti.

Scansionando il cervello di diversi meditatori esperti, si era notato un qualcosa di veramente strano, mai visto prima d’ora: Il nostro cervello quando è a riposo produce le onde gamma (le onde a più altra frequenza che produciamo).

Queste onde hanno una durata estremamente breve in un individuo comune (circa 0,5 secondi). Sono delle onde particolarmente interessanti e di cui ancora non si conosce tutto. Sembrano essere legate ad uno strano stato che altera la coscienza.

E se per noi persone “normali” durano così poco, per questi maestri meditatori sembrano essere sempre attive e presenti. La cosa ancora più sconvolgente è che quando gli sperimentatori hanno chiesto loro di iniziare a meditare, queste onde sono aumentate di oltre il 700%! Il tutto interessò molto la comunità scientifica e stiamo continuando a studiare questi fenomeni.

Ci si chiede in che stato di coscienza vive questa gente, molti parlano di “risveglio”, “illuminazione”. La scienza sta approfondendo molto questo argomento dal potenziale interessante e ancora avvolto da un alone di mistero.

Il flow

Cos’è e perché ci riguarda

Il Flow (flusso) è uno stato mentale presente durante la meditazione, gli antichi greci la chiamavano estasi.

essere fuoriè uno stato mentale di elevazione, in cui cambia la percezione che abbiamo del trascorrere del tempo, del nostro corpo e di ciò che abbiamo all’esterno. In questi momenti sembriamo quasi uscire con la mente dal nostro corpo.

Come mai ci riguarda così da vicino?

Beh, ci è mai capitato di essere così concentrati mentre facevamo qualcosa che ci appassionava e interessava particolarmente? Se sì, significa che abbiamo sperimentato lo stato di Flow.

Si tratta di stadi “primitivi” di Mindfulness che sperimentiamo alcune volte nella nostra vita quotidiana. Quando siamo così immersi in una esperienza, da estraniarci da ciò che ci capita intorno (lo stato di flow).

Quando lo si sperimenta si ci sente presi del tutto da un’attività che ci trascina. Come all’interno della corrente di un fiume ci sentiamo trasportati dalle nostre nuove energie, dalla nostra lucida concentrazione e il mondo intorno a noi è come se sparisse.

Cessano i rumori, le ansie, i pensieri e si è concentrati in uno stato in cui tutto scorre in maniera più chiara e semplice.

Riusciamo a restare concentrati, allontanando distrazioni e confusione. Ci sentiamo come trasportati da un energia positiva che ci permette di raggiungere traguardi inaspettati e compiti impegnativi con maggiore facilità.

In questo stato, ci sentiamo vivi e presenti. Siamo sereni e carichi, insomma, siamo in estasi.

Mentre sperimentiamo lo stato di flusso, riusciamo ad accedere a sorprendenti livelli di produttività, creatività e soddisfazione, arrivando a compiere le nostre azioni quasi senza uno sforzo apparente.

Durante il flow: la corteccia pre-frontale si disattiva, permettendoci di concentrarci totalmente nel compito che stiamo svolgendo. In quel momento, gli ormoni del piacere e della performance, come serotonina, dopamina, norepinefrina e le endorfine, entrano in circolo.

Molto utile anche per gli sportivi, entrare in questo stato, li aiuta a migliorare le prestazioni durante una gara e a migliorare la concentrazione durante gli allenamenti.

I bambini vivono spesso stati simili, vivono fortemente il presente, godendosi a pieno ogni momento in maniera energetica e vitale, senza troppe preoccupazioni o distrazioni.

Il nemico del flow e della mindfulness: Il mind wandering

Mind Wandering il “vagare con la mente”

“Attieniti saldamente al presente. Ogni situazione, anzi, ogni momento è di inestimabile valore, perchè è un rappresentante dell’intera eternità”. Goethe

Oggi più che mai abbiamo infinite distrazioni esterne: cellulare, social network, email, telefonate, pubblicità, le serie tv  etc.

Ma anche distrazioni interne: iniziamo a pensare a qualcosa che ci hanno detto e ci ha ferito, ad un esame da dover dare tra mesi, su un errore che non dovevamo fare, su cosa mangeremo domani a pranzo, sul che ne sarà della nostra vita etc.

Questo continuo vagare e disperdersi con la mente ci rende più confusi e stressati, questo processo viene chiamato “mind wandering” cioè vagare con la mente.

Come abbiamo visto il disperderci nel mondo dei nostri pensieri non ci è per nulla utile a restare presenti. In questi momenti basta accorgersi che la propria mente sta vagando troppo, per tornare in maniera gentile a concentrarci sul qui ed ora e su noi stessi.

La Mindfulness e la meditazione ci possono permettere di riprendere contatto con la nostra essenza, guidandoci nel nostro mondo interiore senza ansie e paure.

Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare;
la forza ed il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare;
e la saggezza di conoscerne la differenza.

preghiera della serenità

2 commenti su “La Mindfulness il potere del qui ed ora”

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