Il termine pro biotico deriva dal greco (“pro-bios”) e vuol dire a favore della vita.

Secondo la definizione ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i probiotici sono “microorganismi viventi(soprattutto batteri)contenuti in determinati alimenti o integratori che, somministrati in quantità adeguata, apportano benefici alla salute dell’organismo.

Questi microorganismi, per essere più precisi, sono lieviti, fermenti e per il maggior numero batteri. Proprio per il fatto che svolgono un’azione positiva per la salute dell’uomo, possiamo considerarli nostri amici.

E’ opportuno evidenziare che, col termine probiotico, vengono definiti solo ed esclusivamente, quei ceppi batterici che sono utili e apportano benefici. Se non svolgono un ruolo salutare, non rientrano nella categoria.

Ma prima di parlare più nel dettaglio di probiotici, facciamo insieme un viaggio dentro il nostro corpo per comprendere meglio la loro utilità.

MICROBIOTA E BATTERI BUONI

Nell’immaginario comune, sentire parlare di batteri, fa pensare a qualcosa di cattivo e nocivo per la nostra salute.

Questo perché, fino a tempi recenti, si parlava di batteri solo per il loro aspetto patogeno, in quanto, in un passato non troppo lontano, si assisteva maggiormente agli effetti negativi di alcune infezioni batteriche come il morbillo, l’epatite e la tubercolosi, causa di numerosi decessi.

Dopo la vittoria contro questi microbi, si era diffusa l’aspirazione a rendere il mondo sterile, ma ad oggi, ci si è resi conto che la stragrande maggioranza dei batteri, svolge funzioni benefiche per l’uomo.

In effetti,molti di questi piccoli esseri, vivono dentro di noi e sono essenziali per la nostra vita. Senza di loro, non avremmo modo di esistere.

Ogni individuo adulto ospita ben 100 mila miliardi di batteri , un numero che è decisamente superiore rispetto alle cellule che compongono il nostro organismo. Sono piccoli esseri che vivono in simbiosi con noi: a loro offriamo vitto e alloggio e, loro, in cambio, svolgono per noi funzioni vitali.

Questo complesso di microorganismi viene denominato “microbiota”.

BATTERI INTESTINALI

L’intestino è il luogo principale dove essi vivono, si sviluppano e agiscono. Per tale ragione, si parla più frequentemente di “microbiota intestinale” (o anche flora intestinale).

In realtà il termine più preciso sarebbe microbiota umano, poiché i loro effetti benefici, agiscono  su uno spettro molto più ampio, interessando tutto l’organismo.

Non agiscono solo a livello intestinale, ma anche su altre aree:

  • Cavità orale
  • Pelle
  • Area vaginale

Possiamo dire, dunque, che ciascuno di noi rappresenta un vero e proprio ecosistema, che ospita miliardi di microorganismi e che possiamo raffigurare come un super organo, definito microbiota. Esso è l’insieme di  virus,funghi, protozoi e per la maggior parte batteri.

COSA FANNO PER NOI I BATTERI?

BENEFICI

Vediamoli insieme:

  • Svolgono un ruolo molto importante nel processo di digestione, assimilazione ed eliminazione degli alimenti (senza di loro sarebbe impossibile digerire alcuni tipi di fibre)
  • Collaborano alla sintesi di alcune vitamine, fra cui la “D” (indispensabile per il buon funzionamento del sistema immunitario e la mineralizzazione ossea) e la “K”(necessaria alla coagulazione sanguigna).
  • Agiscono sulla protezione epatica e la disintossicazione. Per fare un esempio,neutralizzano alcune sostanze nocive per il nostro organismo, come l’ammoniaca.
  • Hanno un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, creando una barriera che ci protegge dai microorganismi dannosi. I batteri “buoni” si fissano nella parete intestinale e impediscono ai batteri patogeni di potersi insediare.
  • Regolano il sistema vascolare

Sempre più studi dimostrano che, il ruolo dei batteri buoni, nel nostro organismo, è molto più complesso rispetto a quello elencato e contribuiscono in modo determinante alla salute e al benessere dell’uomo, proteggendoci anche da tantissime malattie.

Diverse ricerche dimostrano che, alcuni batteri, incidono addirittura su stati d’animo e comportamenti.

I BATTERI INFLUENZANO LA NOSTRA MENTE

Negli ultimi 10-15 anni si è scoperto con certezza che intestino e cervello comunicano costantemente, tanto che l’intestino viene chiamato “secondo cervello” .

I protagonisti che agiscono sulla comunicazione tra intestino-cervello, sono, oltre i neuroni, anche i batteri.

Attualmente sappiamo che questa grande comunità di microorganismi, presente nel nostro intestino, può produrre, sostanze benefiche per la nostra salute che, arrivando sino al cervello, possono generare diversi sentimenti ed emozioni e pertanto, influenzare i nostri comportamenti.

La strada è a doppio senso, poiché la mente può anche influenzare l’ intestino.

GLI STUDI SCIENTIFICI E ALCUNI SIGNIFICATIVI ESPERIMENTI

Per verificare la connessione bidirezionale fra intestino e cervello, sono stati fatti numerosi esperimenti , da cui si è potuto riscontrare che:

  • CERVELLO-INTESTINO: lo stato mentale e l’umore sono in grado di modificare il microbiota.

ESPERIMENTO-  Per comprendere se, stimoli esterni che colpiscono la mente, possano cambiare il microbiota, alcuni ricercatori hanno sottoposto dei topi a condizioni di stress e il risultato è stato proprio l’alterazione del microbiota e di conseguenza del loro comportamento.

  • INTESTINO – CERVELLO: la composizione del microbiota nell’intestino influenza il cervello e il nostro comportamento con l’ambiente esterno.

ESPERIMENTO –  In Canada, un equipe di ricercatori, ha realizzato uno scambio di batteri intestinali fra due topi. Il primo aveva un profilo timido e ansioso, mentre il secondo aveva un comportamento “esplorativo”. Dopo aver iniettato il microbiota intestinale di uno dei due topi nell’altro e viceversa, i ricercatori hanno notato un cambiamento nel loro comportamento. Il topo che prima era timido, aveva atteggiamenti esplorativi , mentre l’altro che prima era aperto e curioso, mostrava comportamenti introversi e ansiosi.

Ciò dimostra che i diversi ceppi di batteri che compongono il microbiota, hanno un effetto considerevole sul nostro modo di essere e agire.

Altri esperimenti simili,condotti in studi differenti, hanno avuto risultati analoghi. Trapiantando il microbiota fecale da modelli di animali depressi a modelli di animali sani,è stato osservato che gli animali precedentemente sani, avevano comportamenti simili a quelli tipici della depressione e dell’ansia.

Un ruolo cruciale del microbiota nello sviluppo del cervello è stato dimostrato da ricerche condotte all’Institut National de la Recherce Agronomique (Inra). Sono stati allevati topi privi di patrimonio microbico.

Questi animali erano nati con parto cesareo ed erano stati allevati in un ambiente del tutto sterile. Si è potuto notare in questi topi, reazioni esagerate di fronte allo stress rispetto a chi era provvisto di microbiota.

Ciò significa che, i batteri presenti nel nostro intestino, hanno un ruolo significativo nella gestione dello stress, ansia e condizioni che possono compromettere la nostra salute mentale.

I BATTERI INFLUENZANO I NOSTRI COMPORTAMENTI

Sembra incredibile ma questi piccoli esseri, possono manipolare i nostri comportamenti a vantaggio della loro sopravvivenza.

Un altro significativo esperimento a dimostrazione di ciò, è l’esempio di un parassita, il Toxoplasma gondii. Esso completa il suo sviluppo all’interno dell’organismo del gatto.

Se un topo, venisse infettato da questo parassita, comincerebbe a sviluppare comportamenti anomali e svantaggiosi per se stesso. In poco tempo manifesterebbe attrazione e istinti sessuali verso il gatto.

Sembra assurdo vero? In realtà in qualche modo il Toxoplasma gondii, per poter completare il suo sviluppo, induce il topo a farsi mordere dal gatto, In questo modo può tranquillamente trasferirsi nel nuovo ospite e concludere il suo ciclo vitale.

L’IMPORTANZA DI AVERE UN MICROBIOTA SANO

Nel caso dei batteri intestinali, essi instaurano un rapporto di simbiosi con l’ospite, in modo da poter garantire la sopravvivenza di entrambi.

I topi dotati di microbiota intestinale, infatti, si dimostrano più prudenti, rispetto a quelli che ne sono privi. Ciò vuol dire che i batteri ci inducono ad avere comportamenti rivolti a proteggere la nostra vita e, di conseguenza, anche la propria.

COME SI FORMA IL MICROBIOTA

Il microbiota di ogni individuo si forma e raggiunge una sua composizione relativamente stabile, nei primi due anni di vita.

Prima della nascita, il feto, nel grembo materno, presenta un intestino sterile, privo di ogni presenza di batteri. Il primo contatto con i microbi avviene con il parto, durante il quale, il nascituro, attraversando la vagina, viene colonizzato dalle popolazioni batteriche materne.

Col parto cesareo, invece, il bambino, non ha un contatto con i microbi vaginali della madre, pertanto , avrà una colonizzazione batterica ben diversa e sarà caratterizzata da microbi cutanei e da quelli presenti nell’ambiente ospedaliero, sicuramente meno benefici.

Nel primo anno di vita, il microbiota continua a prendere forma, con nuovi elementi, grazie all’interazione con l’ambiente, fra cui il tipo di allattamento, l’ambiente familiare, le misure igieniche adottate(un bambino nato in campagna avrà una colonizzazione più ricca rispetto ad un bambino nato in città, in un ambiente più sterile) ecc..

Sicuramente i primi promotori per la formazione di un microbiota sano, sono il parto naturale e l’allattamento al seno: questi daranno al bambino un patrimonio batterico molto più complesso e immutabile nel corso degli anni e lo proteggerà maggiormente dal rischio di contrarre malattie e infezioni anche in età adulta.

Altri fattori, come lo stile di vita, in modo più o meno determinante,nel corso della vita di ogni individuo,  avranno un’ influenza sul suo patrimonio batterico.

Possiamo concludere dicendo che, in ogni persona, la composizione del suo microbiota, dipende da fattori sia genetici che ambientali. Su questi ultimi, possiamo intervenire attivamente, in quanto modificabili in qualsiasi momento della vita.

FATTORI CHE POSSONO ALTERARE IL MICROBIOTA: DISBIOSI.

Si parla di disbiosi quando c’è uno squilibrio del microbiota.

Per intenderci meglio, quando vi è una:

  • Perdita di batteri benefici
  • Aumento di batteri patogeni
  • Impoverimento e riduzione del numero di ceppi batterici

Esistono diversi fattori che possono mettere in pericolo i nostri amici batteri e di conseguenza la nostra salute.

Quali sono le principali cause?
  • USO DI FARMACI: fra cui gli antibiotici che sono in grado di uccidere i batteri, anche quelli appartenenti al microbiota.
  • CATTIVA ALIMENTAZIONE: I microorganismi si nutrono di ciò che è contenuto nei nostri cibi. E’ chiaro che con un’alimentazione sbilanciata, lasciamo morire di fame i nostri amici batteri e al contrario, ingeriamo alimenti che forniscono nutrimento ai batteri patogeni (come cibi raffinati, zuccheri,grassi cattivi). Anche l’alcol è una minaccia per i nostri amici, oltre ad avere un’azione epatotossica, crea un ambiente favorevole alla disbiosi. Invece con un’alimentazione sana e ricca di fibre, si avrà un microbiota più bilanciato.
  • FATTORI AMBIENTALI: come l’esposizione a metalli tossici (mercurio).
  • STRESS PSICOFISICI
  • STILE DI VITA

UN MICROBIOTA SANO CI PROTEGGE DA NUMEROSE PATOLOGIE

Ad oggi è sempre più certa l’importanza di mantenere l’equilibrio della nostra flora batterica, in cui dovrebbero prevalere i simbionti, batteri che sono nostri amici. Essi ostacolano la proliferazione dei patogeni e mantengono in salute il nostro organismo.

Nonostante la sua importanza spesso , dalla medicina ufficiale, la disbiosi, non viene considerata una malattia. Tuttavia emerge sempre più che, una rottura di tale equilibrio, può avere conseguenze significative e indurre a diversi disturbi e patologie.

Un’alterazione di questo tipo può provocare:

  • SQUILIBRI DEL SISTEMA IMMUNITARIO ( aumenta la suscettibilità ad infezioni, mallattie autoimmuni, allergie ecc).
  • PATOLOGIE FUNGINE (in particolar modo la candida)
  • INFEZIONI GENITALI E URINARIE
  • CARENZE NUTRITIVE (in particolar modo di vitamine e minerali)
  • DISTURBI INTESTINALI ( come diarrea, stitichezza, crampi addominali, meteorismo ecc.)
  • MORBO DI CROHN (infiammazione cronica intestinale)
  • CANCRO
  • RIDOTTA EFFICACIA DEI FARMACI
  • INVECCHIAMENTO ACCELLERATO
  • POCA ENERGIA E SENSO DI DEBOLEZZA

Da diverse ricerche più recenti, è emerso che un microbiota alterato, predispone non solo a disturbi metabolici, gastrointestinali e infiammatori, ma anche a disordini neurologici quali Alzheimer, sclerosi multipla, Parkinson , autismo, ansia e depressione..

COME POSSIAMO MANTENERE IL MICROBIOTA SANO?

Abbiamo compreso che i microorganismi possono svolgere un ruolo determinante su di noi e che mantenere un microbiota sano, vuol dire mantenere in ottime condizioni la nostra salute sia fisica che mentale.

Sappiamo anche che parte del microbita è modificabile e ciò dipende da fattori ambientali: in particolar modo lo stile di vita e l’ alimentazione.

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