A dispetto di quello che si potrebbe pensare, il rapporto di amicizia fra uomo e animale domestico ha origini antichissime.

Basti considerare che l’addomesticamento del gatto avvenne in Medioriente e in Egitto circa 10000 anni fa.

Il ruolo di questo animale subì un’evoluzione nel tempo: inizialmente adottato per scacciare topi, scorpioni e serpenti, e così proteggere case e raccolti, successivamente divenne un vero e proprio membro della famiglia, degno di ricevere lo stesso rispetto e le stesse attenzioni di un figlio. 

La sua considerazione come animale da compagnia venne riconfermata anche in epoca classico-romana e da allora fino ai giorni nostri le cose non sono cambiate.

Discorso molto simile vale per il cane, il cui addomesticamento è addirittura antecedente a quello del gatto tanto che, secondo gli studi condotti dall’Università dell’Arizona, un primo tentativo in questo senso si può far risalire a 30000 anni fa. 

Anche lui venne in un primo momento avvicinato dall’uomo per la sua utilità: per le sue capacità di protezione e di custodia, che lo rendevano un perfetto guardiano e pastore, così come per il suo valido aiuto nella caccia.

Tuttavia, come nel caso del gatto, il rapporto fra uomo e cane si fece sempre più stretto e, nel corso del Medioevo, il nostro amico a quattro zampe abbandonò definitivamente il cortile per entrare nelle case dei signori e divenire ufficialmente non solo un animale da compagnia, ma un membro della cerchia familiare, tanto da essere seppellito alla sua morte nella tomba di famiglia insieme ai padroni.

Dal Medioevo ad oggi il ruolo del cane quale animale da compagnia si è ulteriormente rafforzato fino a portare in certi casi ad una relazione di simbiosi fra lui e l’uomo, sicuramente giustificata dalla sua lealtà e dall’amore incondizionato che è in grado di offrire. E non è finita qui: infatti il cane, così come ogni altro animale domestico, rappresenta un valido supporto sotto molti aspetti, rivelandosi non solo un amico fedele bensì un ‘inconsapevole terapeuta’. 

DOTTOR PELOSO

I benefici apportati dai nostri amici pelosi abbracciano tanto la sfera fisica quanto quella emozionale e mentale e riguardano qualsiasi fascia d’età.

TERAPEUTI DEI BAMBINI

Uno studio pubblicato dalla rivista Clinical & Sperimental Allergy ha evidenziato come la convivenza fin dalla tenera età con un animale da compagnia aiuti:

  • a crescere più forti e sicuri di sé
  • ad essere più sereni
  • favorisce lo sviluppo cognitivo ed il senso di responsabilità
  • migliora le capacità relazionali
  • migliora l’empatia
  • favorisce la capacità di attenzione
  • diminuisce il rischio di allergie e di alcune malattie come l’obesità.

TERAPEUTI DEGLI ADULTI E DEGLI ANZIANI

Un’altra ricerca, pubblicata dalla rivista scientifica Preventive Medicine, ha dimostrato come gli animali domestici possano essere considerati un elisir di lunga vita: donano energia e vitalità anche alle persone più anziane, aiutandole a mantenere un fisico più tonico e giovane e ad abbassare la pressione sanguigna. 

Sono un antidoto contro la solitudine, riempiendo le giornate di chi li possiede con le loro necessità; combattono l’ansia e la depressione, grazie all’affetto che sono in grado di donare senza nemmeno rendersi conto, ma anche grazie al contatto fisico: infatti, secondo uno studio condotto dai ricercatori della Washington State University su 249 studenti universitari, basta un’interazione diretta di appena dieci minuti con cani o gatti per ridurre i livelli di cortisolo e, di conseguenza, lo stress.

  • Meno stress ed ansia
  • Cura contro la depressione
  • Miglioramento della forma fisica e del tono dell’umore

sono solo alcune delle ragioni per cui adottare un amico a quattro zampe è una buona scelta.

La verità è che non solo allungano la vita e ne migliorano la qualità, ma riempiono anche il cuore di chi li accoglie nella propria casa di puro amore.  

PET ThERAPY

QUANDO L’AMORE DEI PELOSI SUPERA LA MEDICINA

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Vari studi hanno potuto confermare come la compagnia degli animali su persone con vari disagi sia fisici che psichici, possano apportare effetti benefici sbalorditivi.

Il calore affettivo di un animale a quattro zampe, è qualcosa di unico, al punto che riesce a dare risultati significativi e miglioramenti alle persone con vari disturbi.

In pratica chi sta a stretto contatto con un animale, acquisisce e assimila aspetti positivi e distoglie l’attenzione dalla sua condizione. In questa fase sviluppa sentimenti di fiducia, affetto ed empatia, dove vi è uno scambio che porta vantaggi ad entrambi: l’amore reciproco e il prendersi cura l’un l’altro.

Da qui nasce la Pet Therapy, termine coniato dallo psichiatra Levinson. Si tratta di un metodo di cura basato sulla relazione uomo-animale, grazie al quale è possibile curare diverse patologie che riguardano la sfera:

  • fisica
  • cognitiva
  • psicosociale
  • emotiva

Gli animali più indicati e scelti per la Pet Therapy sono quelli che si avvicinano maggiormente alla sfera affettiva dell’uomo e sono:

  • cani
  • gatti
  • cavalli
  • delfini
  • asini
  • conigli

ANIMALI CO-TERAPEUTI

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Un aspetto interessante di questo metodo,  è che la collaborazione degli amici a quattro zampe, facilita la comunicazione fra paziente e medico, quando questa avviene con difficoltà.

Grazie alla presenza dell’animale , il paziente, infatti, riesce ad aprirsi in modo spontaneo al medico e partecipa più attivamente alla terapia.

La Pet Therapy viene eseguita in diverse strutture finalizzare all’assistenza come ospedali, case di riposo, comunità di recupero e centri di riabilitazione.

L’approccio con gli animali da effetti positivi su persone di categorie diverse, come per esempio:

  • adolescenti a rischio
  • autistici
  • soggetti che hanno handicap psico-fisici
  • non vedenti
  • pazienti  ricoverati in ospedale
  • pazienti psichiatrici
  • tossicodipendenti
  • bambini
  • anziani
  • detenuti

Quale miglior cura se non loro!

Gli animali si donano totalmente:  non rifiutano nessuno, non giudicano, non hanno pregiudizi, piuttosto regalano sorrisi  e amore incondizionato.

Hanno la capacità di instaurare con il paziente un rapporto affettivo ed emozionale molto forte, creando quell’intesa che fa crollare ogni barriera e genera la totale fiducia.

Tutto ciò favorisce il rilassamento e l’ autostima nelle persone, aiuta alla socializzazione e all’apertura di se verso il prossimo.

I bambini affrontano con più serenità le siringhe, gli esami più fastidiosi, dimenticano il sapore sgradevole delle medicine.

Gli anziani riscoprono l’amore, si risveglia in loro la voglia di vivere e di rimettersi in gioco.

Insomma, la natura ancora una volta ci dimostra come riesce a superare l’uomo!

Fino a quando non avrai amato un animale, una parte della tua anima rimarrà sempre senza luce.

-Anatole France-

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2 commenti su “Animali domestici: tutti i benefici di averli in casa”

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