Chiudi gli occhi e prova ad immaginare il mare. Ci riesci?

Molti, almeno il 97% di voi,  sicuramente si sentiranno presi in giro da questa domanda, dando per scontato che la risposta sia SI, perché ci siete riusciti senza alcuna difficoltà, come è ovvio che sia sempre per voi.

Tuttavia qualcuno potrebbe dire il contrario. Questo perché ci sono persone che non riescono a generare immagini nella loro mente, non riescono a visualizzare nulla che non si trovi fisicamente davanti ai loro occhi.

Non riescono a richiamare nella loro mente nemmeno il volto della persona che hanno salutato un paio di minuti fa, anche se si tratta di una persona familiare.

Se gli chiedi di immaginarsi qualunque cosa, anche l’oggetto più comune, con cui sono a contatto tutti i giorni, vedono solo il buio.

Magari se gli chiedi di pensare il mare, nell’archivio della loro  mente hanno le informazioni della sua grandezza, del suo colore azzurro, del sapore salato ma non riescono a visualizzare l’immagine, come se l’occhio della mente fosse completamente cieco.

Questa condizione si chiama afantasia.

Praticamente ad alcune persone manca, del tutto o in parte, la capacità di richiamare nella propria mente immagini, suoni, odori, parole. Vivono in un vuoto senza forma dove gli è impossibile sognare ad occhi aperti  ( e anche chiusi), gli è impossibile visualizzare  immagini, volti e scenari.

C’è da dire che gli afantasici non sono tutti uguali, alcuni oltre a non vedere le immagini nella loro mente, non riescono a sentire la loro voce interiore, altri non hanno sogni vividi, altri non possono risentire nella loro mente una canzone che hanno ascoltato e che gli è particolarmente piaciuta, c’è chi non può risentire un profumo o il sapore di un cibo.

Ognuno vive con un deficit diverso: per alcuni riguarda solo le immagini, per altri riguarda il rievocare altri sensi e con gradualità differenti.

Chi è affetto da afantasia, spesso non lo sa.

Questa condizione è poco conosciuta, ma abbastanza diffusa: si stima che il 2-3% della popolazione ce l’abbia.

Per molti è una caratteristica congenita (solo in casi molto rari è causata da lesioni cerebrali), ci convivono sin dalla loro nascita e per tanto capita che non se ne rendono conto perché per loro è normale. Ciò li porta a pensare che anche per tutti gli altri sia così, non pensano che possa esistere l’immaginazione visiva.

Probabilmente adesso qualcuno che sta leggendo questo articolo, sta scoprendo di essere affetto da afantasia e si starà chiedendo come mai non se n’è mai accorto.

Beh, in effetti spesso lasciamo per scontato il fatto che tutti funzioniamo allo stesso modo e che abbiamo gli stessi processi, perché sono quelli che conosciamo e sperimentiamo sin dall’inizio della nostra vita.

E magari davanti a frasi come:

  • Conta le pecore prima di andare a dormire
  • Se hai paura di parlare in pubblico, immagina che tutti siano senza mutande
  • La persona che ho sentito per telefono, non è come la immaginavo

avrai pensato  che fossero tutti modi di dire e non che si possono vedere realmente le pecore nella testa, immaginare una persona con cui si parla per telefono o un pubblico senza mutande.

COME VIVONO GLI AFANTASICI

C’è da dire che per chi ha questo deficit sin dalla nascita, essendo per lui una condizione normalissima riesce a vivere la vita tranquillamente. Questo perché la loro non è una disabilità e riescono ad ottenere gli stessi risultati percorrendo strade diverse.

Ne sono un esempio afantasici che fanno gli artisti o gli architetti.

La loro vita non è affatto limitata: possono relazionarsi come chiunque, essere indipendenti, lavorare e avere successo.

Chi ne può risentire maggiormente, sono le persone che hanno avuto questo deficit dopo un incidente o una lesione celebrale, in quanto non sono abituati a vedere il mondo solo con gli occhi esterni.

ESISTE UNA CURA?

Ancora ad oggi non esiste un trattamento per l’afantasia.

Anche se questa condizione non rappresenta un limite, per chi è consapevole della loro condizione neurologica, sente che qualcosa gli manca e pensa agli altri come individui con i superpoteri.

In effetti cosa c’ è di più bello e confortevole quando si è immersi in un mondo caotico che quello di scappare lontani con la nostra mente nei mondi che vogliamo?